Venice Marathon: oltre 6000 al traguardo, vincono il keniano Rotich e l’etiope Gebireyes, 4º Domenico Ricatti
E’ Julius Chepkwony Rotich a tagliare per primo il traguardo della XXX Venicemarathon. Il keniano, già primo a Barcellona e Taipei e con un PB di 2h09, percorre i 42,195 chilometri da Stra a Riva de’ Sette Martiri a Venezia in 2h11:08. Il podio maschile è interamente sotto la bandiera del Kenya, e vede al secondo posto Robert Ndiwa (2h13:16) e al terzo Emmanuel Sikuku (2h15:22). Dopo una prima metà gara corsa in1h04:54, l’azione decisiva è quella del 30° km, quando all’uscita del Parco San Giuliano Rotich stacca prima Sikuku e poi, sul Ponte della Libertà, anche Ndiwa. Al quarto posto, a pochi metri dal podio, arriva il pugliese Domenico Mimmo Ricatti che per pochi secondi vede sfumare sia il terzo posto che il primato personale: il portacolori dell’Aeronautica, già azzurro agli Europei di Zurigo, ferma i cronometri a 2h15:28 dopo un parziale di 1h06:36 a Marghera, alla mezza maratona. Dal sesto al nono posto gli altri italiani: Ahmed Nasef (Ponzano) chiude in 2h18:41, Francesco Bona (Aeronautica) in 2h19:03, Said Boudalia (Biotekna Marcon) in 2h20:53 e Giovanni Gualdi (Corrintime) in 2h23:14.
Peccato per questa manciata di secondi – dice Ricatti all’arrivo – perchè puntavo decisamente a migliorare il 2h15:07 del mio record e magari a salire sul podio, dopo che già nel 2012 ero stato quarto. Ho creduto nel terzo posto fino alla fine, ma sugli ultimi ponti ho finito la benzina. Venezia è sempre una maratona affascinante, ma anche molto impegnativa. In primavera tornerò a correre alla caccia di un buon crono, magari troverò il PB nell’uovo di Pasqua!.
La gara femminile conserva tutte le emozioni per la parte finale: l’etiope Derbe Godana Gebissa, che sembrava avviata verso un arrivo a braccia alzate, subisce infatti nelle battute conclusive la rimonta della connazionale Ehite Gebireyes. Dopo un pit stop (dovuto a problemi di stomaco) Gebireyes infatti cambia marcia, recuperano con un’azione composta ed efficace un distacco che solo all’entrata di Piazza San Marco, al 41° km, sembrava incolmabile. Il botta e risposta innescato nell’ultimo mezzo chilometro, fra gli ultimi due ponti che portano in Riva de’ Sette Martiri, la vede imporsi in 2h35:19, a due secondi da Gebissa che sigla 2h35:21. Terza è Caroline Chepkwony (Kenya) in 2h35:49, mentre la prima italiana è Gloria Giudici (Rovellasca) settima in 2h53:32. Con le vittorie di Rotich e Gebireyes, Kenia ed Etiopia salgono rispettivamente a 23 e 8 successi alla Venicemarathon. Nella gara handbike si correva sulla distanza dei 30 km. La vittoria è andata a Mirco Bressanelli in 53:10, con al secondo posto assoluto (e ovviamente primo tra le donne) la pluricampionessa paralimpica Francesca Porcellato (54:42).
Ordine d’arrivo gara maschile1) Julius Chepkwony Rotich (Ken) 2’11’08
2) Robert Ndiwa (Ken) 2h1316
3) Emmanuel Sikuku (Ken) 2h15’22
4) Domenico Ricatti (Ita Aeronautica) 2h15’28
5) Abdelhadi Tyar (Mar) 2h15’49
6) Ahmed Nasef (Ita Atl. Ponzano) 2h18’41
7) Francesco Bona (Ita – Aeronautica) 2h19’03
8) Said Boudalia (Ita – Atl. Biotekna Marcon) 2h20’53
9) Giovanni Gualdi (Ita – Corrintime) 2h23’14
10) James Kelly (Gbr) 2h25’22
Fonte organizzazione